LE CONFESSIONI DI UNA DONNA ALBERO

“…Bisogna essere severi, saldi, come un albero radicato al suolo…”, mentre parlava pensavo che fosse troppo rigida ma poi ho preso ad ascoltarla come si dovrebbe imparare a fare, fino in fondo. “La severità non va confusa con l’ottusità. E’ qualcosa di molto simile alla determinazione, alla volontà.”

Io, ormai, appartengo al genere “testa fra le nuvole”. Mi piace l’ozio e vagare a caso tra ciò che amo. Mi salva il fatto che il letame mi annoia e mi riferisco a cose come guardare la televisione. Posso passare, invece, un intero lunedì a leggere o andare al cinema di mercoledì pomeriggio per godermi la sala vuota, come se stessero proiettando il film solo per soddisfare un mio capriccio.

La mia leggerezza è una deformazione, visto che per professione vago per strada nella notte. Oppure è una passione perchè vagando raccolgo suggestioni, storie, immagini che passano dagli occhi fino al cuore. “Non è un lusso”, secondo lei ma un costo. “Una cosa che si paga”. Credo che abbia un po’ ragione.

E’ scesa dal taxi ma la porterò fino a casa per metterla sotto l’albero di Natale. Regalandomi un po’ di quella sua severità. Magari senza perdermi il gusto di godermi il mondo.

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