“Insomma – dice il cliente – mi ha detto che mi son fatto un film. Siete così crudeli voi donne…”
Voi donne dice. Accosto e taglio corto. Siamo arrivati: “15 euro”, rispondo guardando il tassametro. “Ma lei continui così – aggiungo – Si faccia un film…”
Mi guarda male mentre mi allunga due banconote.
“La tristezza è statistica, prima o poi capita”, aggiungo.
Sento il suo odio crescere.
“Non ce li ha 5 euro?” Domando
“No! Ho solo stronze! Solo quelle…”
“Sarò costretta a darle delle monetine…”
Faccio scivolare gli spiccioli nella mano, uno dopo l’altro, mentre gli passo il metodo Psicotaxi contro la tristezza. “Funziona!”, assicuro.
“Se la tristezza dipende da ma cerco in qualche modo di rimediare, anche se non sempre mi riesce. Se dipende dagli altri penso all’ultima battuta di Clark Gable in Via Col Vento.”
Spiego quanto sia straordinario lo stoicismo, la serenità, l’eleganza con cui esce di scena, calcandosi il cappello in testa mentre scompare nella nebbia, lontano da chi non lo apprezza – Non è una serenità che viene dalla rinuncia – Ha fatto tutto ciò che poteva! Ha fatto la sua parte, fino in fondo ma ha perso. Non è una resa, ne una vera sconfitta. E’ consapevolezza. Non si può volere l’altrui volere. Non si può accanirsi sulle persone.
“Tenga il resto”, mi ha detto prima di scomparire nella nebbia…