(Pubblicato su Repubblica nei giorni della protesta)
Penso che la capacità di lottare e protestare dei tassisti debba essere d’esempio per il resto del Paese.
Senza lavorare ci si annoia. Io, però, non mi sono annoiata. Sono in sciopero da venerdì, ma questi giorni sono stati più stancanti delle mie ore in taxi. Sono come ossessionata dal nuovo decreto: lo leggo e rileggo, e non riesco a tranquillizzarmi; ho passato tutto il pomeriggio di ieri ad ascoltare la radio, leggere i giornali, senza mai riuscire a distrarmi. D’ altronde in ballo c’ è il mio lavoro, il mio futuro. Non posso nasconderlo, sono molto preoccupata, anche perché i nostri rappresentanti sindacali dovrebbero dire di più; è assurdo, per esempio, paragonare le future aste pubbliche per le licenze a quelle dei telefonini. Forse siamo solo all’ inizio. Non mi resta che aspettare un’ altra mattina a Linate.