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“Il dopo salone” è l’insieme di eventi, serate, istallazioni, incontri, aperitivi, feste e chissà cos’altro che riempiono Milano durante La Fiera del Mobile. La città s’accende, vive, rivela la sua vocazione europea. Non è vero che non ha cielo ne … Continue reading
Trilla il mio nuovo cellulare rosa. Ha qualcosa d’infantile, sembra quello della Barbie ma l’ho scelto per il prezzo, non per l’aspetto. Quello vecchio andava benissimo, fino a che non è volato in una pozzanghera. “Sofia?” dice una voce di … Continue reading
La vita è un mare senza vento tra una tempesta e l’altra ma adoro galleggiare a X sulla superficie piatta della calma. La guerra non fa più per me, forse per questo nell’ultimo anno ho scelto la pace del turno … Continue reading
“Insomma – dice il cliente – mi ha detto che mi son fatto un film. Siete così crudeli voi donne…” Voi donne dice. Accosto e taglio corto. Siamo arrivati: “15 euro”, rispondo guardando il tassametro. “Ma lei continui così – … Continue reading
Prima si è ammalato il motore del taxi, poi gli occhi della tassista. Emergo dal buoi. Oggi a fatica distinguo le ombre e la luce non è più così fastidiosa - Così, con terribile e imperdonabile ritardo, pubblico l’intervista alla … Continue reading
Psicotaxi è entrato nelle vetrine di Rock’n’Roll Radio ma dell’intervista parlo nel prossimo post – perchè una cosa mi ha colpito più di tutto in questo luogo straordinario. Ogni generazione, ogni tempo, ha i propri canali d’espressione, luoghi non sempre … Continue reading
Ho un segreto… Questa storia va avanti da mesi, ormai! Certo, con qualcuno ne ho parlato, ma non tutti, solo pochi fidati, capaci di tenere un segreto… Perché lo faccio!? Ho un debito con il Karma! Agisco quasi di nascosto, … Continue reading
Sta notte mi sembra di avanzare dentro un boccale di birra. Il cielo è un ubriaco che mi sputa in faccia la schiuma. Psicotaxi partecipa al concorso per blogger di Grazia.it – se vuoi clicca →
Milano è una creatura mitologica con milioni di facce. Si sgrovigliano sul mio sedile posteriore. Credevo esistessero altri luoghi come un taxi, dove l’umanità più varia diventa un viaggiatore inconsapevole. Altre poltrone freudiane dove accarezzarsi l’anima, come quella del parrucchiere, … Continue reading