MILANO DI NOTTE E’ UNA PUTTANA SCALZA

Questo racconto è piaciuto a “La Repubblica”.

Milano di notte è una puttana scalza con l’alluce che sbuca dal collant bucato, al sabato si traveste, si da una ripulita,  ma al lunedì torna se stessa, perché la notte a Milano arriva di lunedì, quando la gente per bene dorme, dentro le lenzuola che odorano di pulito, mentre io lavoro dentro il mio taxi, bianco come un lenzuolo sudicio, sporcato dalla notte: dalla luce giallastra dei lampioni, dall’odore dei clienti, non come quelli del sabato, tosati e pettinati come aiuole.

Ha le spalle da Minotauro, la mascella decisa, la schiena robusta, i polpacci da ciclista e una quarta di seno! Si chiama Monica, è il nome che si è scelto dopo l’operazione, mi chiama “tesoro”. Il lunedì, mi spiega, è la serata del buon padre di famiglia perché la domenica la passa coi bambini. Monica stacca sempre alle tre, solo i primi tempi tirava a far mattino, quando aveva da avviare l’attività. Resto perplessa! Parla del suo corpo come se fosse la sede legale di un’impresa! Il giorno in cui cambierà pappone che ci scrive!? “nuova gestione!?”. Una volta ha fatto a botte: “questa è zona mia”, le disse un viados dalla folta criniera slavazzata. Sembravano due pugili travestititi da donne.

Si dice che gli angeli non abbiano sesso: Monica li rappresenta entrambi, è un ermafrodita, un bronzo di Riace con le calze nere e il tacco da dodici; le labbra rosse e le mani da muratore. Ogni lunedì torna a casa in taxi.

È una notte umida, si è addormentata sul sedile posteriore, ho l’impressione di trasportare un pupazzo inanimato: la sua femminilità esasperata ha qualcosa di comico, mi ricorda la Miss Piggy dei Muppezs, o una bambola gonfiabile comprata al sexy shop! La gente dimentica di tutto sul taxi! Uso un tono sostenuto, per richiamarla dal sonno: “siamo arrivati”, il pupazzo riprende vita di scatto, guardandosi attorno, si scuote come il personaggio di un cartone animato investito da un treno o schiacciato da un masso, si scrolla ed è “come nuovo”, disposto a subire ancora, capace di sopravvivere a tutto.

Monica ha qualcosa di eroico, anche se è un perdente! Non pensa al masso che le è crollato sulla testa, punta dritta all’obbiettivo, vuole essere donna, anche a costo di essere derisa. È sfacciata e vanesia per orgoglio, per sfida, ha scelto di atteggiarsi a regina. La femminilità secondo Monica è una puttana tragicamente sdegnosa e regale.

La guardo allontanarsi, cammina a fatica come se il tacco da dodici fosse una tortura per quel piedino da carpentiere, di fronte al portone si sfila le scarpe, resta scalza con l’alluce che sbuca dalla calza nera come una luna disgustosa e deforme che lacera la notte di Milano.

Raffaella – dal mio taxi

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PSICOTAXI SU DONNA MODERNA

Un estratto dell’articolo: “Per le strade di Milan c’è un taxi che entra nella vita delle persone. Fa percorsi invisibili che collegano gli ambienti chic alle zone degradate, i finanzieri della Borsa ai viados, la moda ai retrobottega delle macellerie cinesi. Alla guida c’è Raffaella, tassista che dal suo mestiere tira fuori personaggi e idee per i suoi racconti…”

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L’INIZIATIVA

I raggi “uva” colpiscono in profondità fino ad intaccare le fibre elastiche dell’epidermide, che danno sostegno alla cute. E’ per questo che il marchio Roche-Posay lancia il progetto “La protezione viaggia in taxi” in collaborazione con Adit, l’Associazione delle Donne Italiane Tassiste. Obbiettivo sensibilizzare attraverso un gesto concreto: una visita dermatologica gratuita e una fornitura annuale di creme con filtri uva da applicare alla mattina.

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L'INIZIATIVA

IL MARCHIO L'OREAL INSIEME ALL'ASSOCIZIONE DONNE TASSISTE

La temperatura si abbassa, il sole impallidisce e le nuvole lo schermano. Ma anche se piove o nevica, la luce persiste e resta la prima responsabile dell'invecchiamento cutaneo. L'inverno, insomma, rovina la pelle. Per invitare il gentil sesso a prendere provvedimenti mirati nasce il progetto 'XL. La protezione viaggia in taxi', promosso da La Roche-Posay insieme all'Adit (Associazione donne italiane tassiste). LEGGI L'ARTICOLO

 

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Divertente e utile iniziativa dedicata alle tassiste milanesi: si tratta del progetto XL, "La protezione viaggia in taxi" LEGGI L'ARTICOLO…
 

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Con l’obiettivo di sensibilizzare su questa importante causa di invecchiamento cutaneo, La Roche-Posay ha sviluppato con ADIT il progetto “XL. La protezione viaggia in taxi”. '"Il lavoro deforma! Lavorare nel traffico mi ha insegnato a riconoscere l'automobilista della domenica, quello che ti taglia la strada. Noi tassiste siamo esperte nel prevenire gli incidenti, allo stesso modo ho deciso di prevenire anche danni non immediatamente percepibili, più lenti, più subdoli, come quelli provocati dalla quotidiana esposizione ai raggi solari” spiega Raffaella Piccinni, Presidente Associazione Donne Italiane Tassiste. Il lavoro del tassista, infatti, è una delle professioni che espone maggiormente all’azione dei raggi UVA, che, non filtrati dal vetro, possono colpire la pelle quotidianamente. LEGGI L'ARTICOLO…

c6_tv_logo_betaNasce il progetto "XL. La protezione viaggia in taxi", sviluppato in collaborazione con ADIT, Associazione Donne Italiane Tassiste. L'obiettivo è quello di comunicare l'importanza della foto-protezione quotidiana. LEGGI L'ARTICOLO…
 

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La protezione della pelle delle donne viaggia in taxi  

Il marchio di L’Oréal Italia, divisione Cosmétique Active, lancia il progetto “XL.La protezione viaggia in taxi” per sensibilizzare contro il foto-invecchiamento. Dopo diversi studi La Roche-Posay ha riscontrato che la più grande causa dell’invecchiamento cutaneo è l’esposizione quotidiana alla luce del giorno. Per questo motivo nasce il progettosviluppato con Adit, Associazione Donne Italiane Tassiste. L’ obiettivo è quello di comunicare l’importanza della foto-protezione quotidiana attraverso un gruppo di donne che, per lavoro, sono quotidianamente esposte alla luce solare. “Il lavoro deforma! Lavorare nel traffico mi ha insegnato a riconoscere l’automobilista della domenica, quello che ti taglia la strada. Noi tassiste siamo esperte nel prevenire gli incidenti, allo stesso modo ho deciso di prevenire anche danni non immediatamente percepibili, più lenti, più subdoli, come quelli provocati dalla quotidiana esposizione ai raggi solari” – spiega Raffaella Piccinni, Presidente Associazione Donne Italiane Tassiste. Il lavoro del tassista, infatti, è una delle professioni che espone maggiormente all’azione dei raggi UVA che, non filtrati dal vetro, possono colpire la pelle quotidianamente.

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LA PAURA ORA E’ GRATIS. E LA CITTA’ SI TINGE DI GIALLO
Arriva “MilanoNera”, la prima rivista gratuita dedicata al thriller e al noir. Da questa notte la trovate anche sui taxi…

 

il_giornale…la prima rivista gratuita interamente dedicata alla letteratura gialla e noir, MilanoNera web press e che fatto il suo debutto, con presentazione ufficiale, oggi alle 18.15 alla Libreria del Corso di corso Buenos Aires. Da lì la rivista completamente a colori sarà distribuita in tutte le librerie d’Italia. E non è finita qui: anche questa notte si tingerà di giallo: i passeggeri che saliranno in taxi, infatti, troveranno sul sedile posteriore di ogni auto pubblica una copia di MilanoNera: la sua realizzazione, infatti, è stata possibile anche grazie al Sindacato autonomo dei tassisti italiani (Sitp) e dell’Associazione delle donne italiane tassiste (Adit) diretti dall’intraprendente Raffaella Piccini, la taxi girl che su MilanoNera cura la rubrica «Taxi Blues» raccontando i personaggi e le vicissitudini del popolo che, sotto la Madonnina, le capita di incontrare per lavoro.
"Si tratta di racconti – spiega lei – quindi di vicende romanzate, ma rigorosamente ispirate alla realtà"
Oltre al direttore della rivista, sta sera ci saranno dei giallisti del calibro di Andrea G. Pinketts che, insieme al collega Massimo Carlotto, ha presentato l'iniziativa al Salone del Libro di Torino… LEGGI L'ARTICOLO PER INTERO SUL BLOG DELL'ADIT


20_05_08_il giornale

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08_03_08_io donna_copertinada IO DONNA:

"Chi trova antipatici i tassisti pensa che paralizzino le città solo per difendere i propri interessi, che piangano miseria come se fossero gli unici lavoratori autonomi d’Italia. Il sociologo Marco Revelli li definisce «un’oligarchia mobile, che sta nello spazio pubblico con una logica privata». Ma Raffaella Piccinni, tassista e figlia di tassista, ragiona come un outsider: forte della sua associazione femminile, attacca il corporativismo dei radiotaxi («Sono loro la vera lobby») e spedisce i Nas negli orridi bagni dell’aeroporto di Linate. Propone d’installare colonnine telefoniche in ogni parcheggio per chiamare il taxi con un numero verde e di fondere le cooperative di radiotaxi in una “centrale unica” che manderebbe al cliente l’auto più vicina risparmiandogli tempo e denaro" Il “fenomeno Raffaella”  studia cinese, ha una laurea in filosofia («Non avrei potuto campare di stage e contratti a progetto. Preferisco guidare»), compone caustici raccontini metropolitani nel suo blog www.psicotaxi.splinder.com Mi invita a girare in notturna con le sue colleghe, per farmi constatare che è vero: al volante di un’auto bianca sei nelle mani della città. Di quella buona e di quella cattiva (LEGGI L'ARTICOLO)

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TASSISTE

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Sono molto orgogliosa del servizio che mi ha dedicato l'inserto femminile del Corriere della Sera, IO DONNA. Nell'articolo si legge:

"Raffaella Piccinni, segretaria del sindacato autonomo Sitp e fondatrice dell’unica associazione nazionale di donne tassiste, l’Adit. «Le statistiche dicono che veniamo rapinate almeno una volta nella vita professionale.

Chi trova antipatici i tassisti pensa che paralizzino le città solo per difendere i propri interessi, che piangano miseria come se fossero gli unici lavoratori autonomi d’Italia. Il sociologo Marco Revelli li definisce «un’oligarchia mobile, che sta nello spazio pubblico con una logica privata». Ma Raffaella Piccinni, tassista e figlia di tassista, ragiona come un outsider: forte della sua associazione femminile, attacca il corporativismo dei radiotaxi («Sono loro la vera lobby») e spedisce i Nas negli orridi bagni dell’aeroporto di Linate. Propone d’installare colonnine telefoniche in ogni parcheggio per chiamare il taxi con un numero verde e di fondere le cooperative di radiotaxi in una “centrale unica” che manderebbe al cliente l’auto più vicina risparmiandogli tempo e denaro.

Il “fenomeno Raffaella” studia cinese, ha una laurea in filosofia («Non avrei potuto campare di stage e contratti a progetto. Preferisco guidare»), compone caustici raccontini metropolitani nel suo blog psicotaxi.splinder.com

Mi invita a girare in notturna con le sue colleghe, per farmi constatare che è vero: al volante di un’auto bianca sei nelle mani della città. Di quella buona e di quella cattiva."

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La nostra professione è altamente stressante, purtroppo ai tavoli istituzionali raramente, anzi, dire MAI, si tiene conto degli alti livelli di stress ai quali siamo sottoposti. Il femminile STARBENE ha dedicato un servizio alle condizioni di stress di talune professioni, lo ringrazio per avermi coinvolto insieme alla nostra Associazione.

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